Ad ascoltare “The Choice”, ultimo album di Giuseppina Torre, si percepisce un fluire intenso di note, liberatorie, come fossero fiume in piena. Nessuno ferma la “pianista con le scarpe rosse” che da “Another life” a “Breathless” procede a passo sostenuto: nessuna incertezza, e tanta determinazione.
“The Choice” di Giuseppina Torre è anche e soprattutto rinascita e consapevolezza. Il progetto è frutto di una scelta da parte dell’artista, risalente a 5 anni fa, quando ha lasciato la Sicilia, insieme alle sue certezze, per Milano, con tutte le sue imprevedibilità e inaspettate soddisfazioni. Un cambiamento fatto di sacrifici, mancanze, elaborate poi in musica, che hanno dato vita ad un consistente “The Choice”.
A partire da aprile 2024, l’ultimo album ha regalato alla pianista un ulteriore riconoscimento a livello internazionale, che l’ha vista protagonista di una tournée in Corea del Sud: concerto raccontato e suonato che ha emozionato e coinvolto il pubblico.
L’artista commenta così il suo disco e i temi portati ai live:
«The Choice è un viaggio sonoro tra le sfumature della libertà e la facoltà di scegliere. La libertà è toccata in tutte e 10 le composizioni, ed è quindi il tema conduttore. È un album che parla di scelte che influenzano le nostre vite, del vivere come noi vogliamo senza farci condizionare da agenti esterni e senza compiacere nessuno. Parla di fragilità e dell’ammissione della stessa. Parla di ribellione a quello che la società ci impone. Parla anche di coraggio nel fare delle scelte e di quando la vita sceglie per noi; magari non l’accettiamo, però con il tempo capiamo che quella scelta era giusta.».
E poi aggiunge:
«La mia musica parla sempre di me, la mia musica inizia dalle mie esperienze personali e quindi è un raccontarmi, è un mettermi a nudo. Anche nel fare questo ci vuole coraggio, e io in questo modo riesco a sentirmi libera.».
Giuseppina Torre e la sua “sicilitudine”, tra progetti di ieri e di oggi
Giuseppina Torre nasce in Sicilia e assorbe tutta la passionalità, generosità e il coraggio proprie del sud, che poi riversa nella sua musica:
«Come diceva Sciascia, io sono malata di “sicilitudine”: tanto mi allontano da lei tanto mi tira a sé. Ecco, io parlo della mia Sicilia anche se sono lontana e sono il risultato di quello che è la mia sicilianità. Al tempo stesso, ho vissuto con la Sicilia un rapporto di amore e odio perché intraprendendo una carriera artistica ho riscontrato scarsità nelle opportunità, da qui la scelta di trasferirmi a Milano.».
Dalla sua Sicilia la pianista con le scarpe rosse porta con sé anche la malinconia, l’imprevedibilità, i sapori, i profumi, molte melodie e armonie che sono tipiche dell’essere siciliano. Ad esempio, “Dove sei” è un brano del precedente album che ha dedicato alla sua terra. Nell’intro si possono percepire i tratti tipici di una tarantella e, conclude Giuseppina, «l’incedere di un treno che ci porta lontano, a viaggiare verso altri luoghi dove possiamo esprimere la nostra arte.».
L’artista rispetto all’album precedente ammette di aver acquisito una maggiore maturità, insieme ad una maggiore libertà:
«Io non sento più le catene che avevo nel precedente progetto, in cui c’era la rinascita ma anche il dover metabolizzare un periodo particolarmente difficile per me. In questo progetto invece mi sono sentita totalmente libera, ma non libera nello scrivere musica perché nessuno mi ha mai impedito di esprimere quello che io sento, ma proprio una libertà emozionale. Io mi sono sentita fluida nell’esprimere quello che erano le mie emozioni e questo penso che si percepisca in tutte le composizioni.».

I riconoscimenti, gli impegni sociali, il perché delle scarpe rosse
Con la sua musica, Giuseppina Torre ha ottenuto riconoscimenti, non solo in Italia e in Corea del Sud, ma anche negli Stati Uniti. Questo le ha permesso di conoscere nuovi luoghi, nuove persone, nuove culture e poi anche ricevere da Mattarella l’onorificenza a Cavaliere al merito artistico e sociale della Repubblica Italiana.
Non solo, la pianista è anche impegnata nella lotta contro la violenza sulle donne, tant’è che è ormai riconosciuta come la “pianista con le scarpe rosse”, perché poggia sempre sul pianoforte un paio di scarpe rosse, simbolo internazionale e di movimento della lotta contro la violenza sulle donne:
«Ogni cambiamento che io mi prefiggo di fare nel mio piccolo inizia sempre con un primo passo e quindi chissà se questi passi che io sto percorrendo non siano autori di un minimo cambiamento negli animi di chi mi ascolta e di chi mi conosce artisticamente e anche personalmente.».
L’artista porta anche nelle scuole la sua musica e la sua testimonianza di vita, con le soddisfazioni ma anche i momenti familiari dolorosi, subiti ma superati, ed è per lei un’occasione di valore parlare alle nuove generazioni, con la speranza di infondere un messaggio profondo.
“The Choice Piano Tour” proseguirà per tutto il 2024 e il 2025, e prevede appuntamenti importanti di cui è possibile rimanere aggiornati seguendo il profilo Instagram dell’artista.
Quello che Giuseppina Torre si prospetta è di continuare a vivere di musica e per la musica. Sarà un piacere continuare ad ascoltare e vedere camminare, con e per la musica, l’elegante pianista con le scarpe rosse.
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